sabato 13 febbraio 2016

Lo scrittore

Si decide di scrivere per esternare il proprio "Io" interiore, quello nascosto, quello che pochi hanno conosciuto, compresi noi stessi. Comprendere meglio quello che siamo non è un lavoro facile, spesso è moralmente mal retribuito e soggetto a continue critiche. Eppure chi decide di farlo lo fa con piacere, nella speranza che chi legga quelle righe, poche o tante che siano, possa avere (a parte il piacere della lettura) una sorta di affinità con lui, con i personaggi e la storia partorita dalla sua mente. Siamo strani soggetti noi scrittori, con la testa spesso tra le nuvole, con lo sguardo sognante che ignora volutamente la realtà circostante. Poco importa se per questo dicono di noi che siamo "introversi" (usando il termine con fare dispregiativo), antipatici, asociali, emarginati. Nella vita di tutti i giorni scendiamo costantemente a compromessi, talvolta obbligati ad accettare persone e situazioni, nella fantasia del nostro subconscio invece siamo totalmente liberi.
Con un semplice foglio di carta ed una penna abbiamo la possibilità di viaggiare ovunque, ci sentiamo anche un po' antiche divinità con il potere di dare la vita plasmando dal nulla personaggi e influenzando gli eventi delle storie ad essi legati. Ma nulla accade per caso, sia che si decida di narrare di crudeli vampiri, di amori tormentati, di situazioni comiche o drammatiche stiamo parlando di noi o, meglio, di una parte di noi. Per questo ho sempre rispettato l'arte di saper scrivere, perché al di là di ogni opinione personale su quanto letto nel profondo di quelle parole c'era un uomo che aveva deciso, coraggiosamente, di mettere a nudo se stesso. Da assiduo lettore a scrittore per passione il passo è stato breve, ma non per questo semplice o esente da delusioni perché se non sei un "nome famoso" per molti non vale la pena leggere quanto hai scritto, altri snobbano per invidia o per semplice ignoranza eppure mi sento ancora in gioco, motivato dal mio estro creativo, dalle emozioni che ho deciso di condividere con voi. Scrivere fa bene, soprattutto per l'anima.

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